Non "un" ma IL fotografo di moda, il guru dell'obiettivo patinato, l'uomo i cui click il sono stati ambitissimi da modelle e star di tutto il mondo. Il personaggio amatissimo ma anche molto criticato per le sue immagini shoccanti, coloratissime ed ad alto contenuto erotico. Tutto questo è Helmut Newton, fra i fotografi di moda più chiacchierati del fashion system. Per la creatività e le immagini aggressive fatte di colori ben definiti che non conoscono sfumature, per le immagini fatish, fortti e ironiche al tempo stesso. Dal 9 gennaio scorso, fino al 27 marzo, in occasione della rassegna "Nudi in Mostra" 75 dei suoi scatti saranno esposti ad Apolda in Germania, per consacrarne il genio. L'artista morto per incidente stradale nel 2004, inizia ad avvicinarsi alla fotografia di moda alla fine degli anni '40, lavorando come freelance per Playboy e altre riviste, producendo immagini che già preannunciano l'erotismo patinato che lo contradistinguerà negli anni successivi; negli anni '60 scatta per Vogue, Harper's Bazaar, Elle, Vanity Flair, Max, Marie Claire e collabora con Chanel, Gianni Vesace, Blumarine, Yves Saint Laurent e Dolce & Gabbana. Definito da alcuni "voyer di ghiaccio" per il suo approccio tecnicista all'arte del nudo, nella sua pluridecennale produzione ritrasse un solo uomo senza veli: Helmut Berger.
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